L’1marzo 2013, la CEI 81-10 è stata emessa in seconda edizione e sono state pubblicate alcune novità normative. In particolare, sono state emesse le guide CEI 81-29 – “Linee guida per l’applicazione delle Norme CEI EN 62305” e CEI 81-30 – “Protezione contro i fulmini – Reti di localizzazione fulmini (LLS) – Linee guida per l’impiego di sistemi LLS per l’individuazione dei valori di NG di cui alla Norma CEI EN 62305-2″.
Dall’1 Marzo 2013, quindi, per effettuare la valutazione del rischio da scariche atmosferiche, bisogna seguire la seconda edizione della serie CEI EN 62305. Pertanto, per gli edifici per cui la valutazione del rischio di fulminazione é stata effettuata prima dell’1 Marzo 2013, sulla base dell’edizione precedente delle suddette norme, “il datore di lavoro dovrà effettuare nuovamente la valutazione in conformità alla norma CEI EN 62305 – 2 e se necessario dovrà individuare e realizzare le misure di protezione necessarie a ridurre il rischio a valori non superiori a quello ritenuto tollerabile dalla norma CEI EN 62305 – 2 stessa”.
Si evidenzia, inoltre, che è stata abrogata, a maggio del 2014, la storica norma CEI 81-3 – “Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d’Italia, in ordine alfabetico”, obbligando di fatto tutti i datori di lavoro, ai sensi dell’art. 293 del D.Lgs. n. 81/2008, ad una revisione delle valutazioni del rischio effettuate, anche se aggiornate all’ultima edizione (la seconda) della CEI EN 62305.
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In collaborazione con il cliente, viene dapprima compilata una checklist introduttiva, utile per capire i confini della valutazione e per acquisire un primo insieme di dati e informazioni necessarie ai fini della valutazione. In seguito, con un sopralluogo in campo, si prende visione delle strutture e degli impianti, confermando ed ampliando quanto rilevato per mezzo della checklist. Infine, viene condotta la valutazione vera e propria: i calcoli di stima del rischio sono effettuati con software certificato, e, dopo aver stabilito se la struttura sia autoprotetta o se siano necessarie misure di protezione, viene analizzata la convenienza economica di alcune misure di protezione possibili, quali gli impianti LPS o gli scaricatori di sovratensione (SPD) da installare in genere nei quadri elettrici.