Un impianto fotovoltaico è un generatore di elettricità da fonte solare. I suoi componenti principali sono:
- i moduli (anche detti pannelli) fotovoltaici, che hanno la caratteristica di generare una tensione continua, se esposti alla luce del Sole;
- uno o più inverter, in grado di convertire l’energia elettrica da corrente continua in corrente alternata;
- quadri elettrici, che svolgono le necessarie funzioni di protezione, comando e controllo dell’impianto.
L’energia solare prodotta da un impianto fotovoltaico può essere utilizzata direttamente per la propria utenza oppure immessa nella rete elettrica, con idonea remunerazione, per essere consumata da altri utenti.
L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e auto-consumata istantaneamente dall’utente genera un risparmio diretto nella sua bolletta elettrica.
L’energia non auto-consumata viene immessa nella rete elettrica e valorizzata, per esempio, attraverso convenzioni stipulate con il Gestore dei Servizi Energetici Spa (GSE), in uno dei seguenti modi:
- attraverso il cosiddetto “contributo in conto scambio” ovvero con la remunerazione di una parte del valore che la stessa energia avrebbe se fosse consumata istantaneamente dall’utente; questo meccanismo prende il nome di “Scambio sul posto” ed è utilizzabile per impianti di potenza inferiore o uguale a 500 kW; maggiori informazioni al riguardo sono reperibili sul sito del GSE al seguente link: https://www.gse.it/servizi-per-te/fotovoltaico/scambio-sul-posto;
- attraverso l’acquisto dell’energia da parte dal GSE ad un “prezzo minimo garantito”, aggiornato annualmente; questo meccanismo prende il nome di “Ritiro dedicato” (maggiori informazioni su questo meccanismo sono reperibili sul sito del GSE al seguente link: https://www.gse.it/servizi-per-te/fotovoltaico/ritiro-dedicato)
Tutti i costi di realizzazione di un impianto fotovoltaico, inclusi l’eventuale sistema di accumulo, le pratiche burocratiche e l’IVA, sono, almeno per tutto il 2018, detraibili dall’IRPEF nella misura complessiva del 50%.
La detrazione “per ristrutturazione edilizia” è usufruibile in 10 quote annuali di pari importo.
Vuoi maggiori informazioni sulla detrazione fiscale?
Clicca qui per guardare sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Per le aziende è possibile usufruire, per tutto il 2018, del cosiddetto “super-ammortamento”, cioè portare in ammortamento, invece del 100%, il 130% di tutti i costi dell’impianto fotovoltaico, incluso l’eventuale sistema di accumulo, per un periodo di 11 anni.
Esempio di ritorno economico di un impianto per aziende:
Un impianto di potenza pari a 50 kWp, installato per un’attività produttiva nel centro-sud, che autoconsumi il 60% dell’energia prodotta, può far risparmiare in bolletta circa 6.000 € all’anno, ricevere un “contributo in conto scambio” di circa 2.700 € all’anno ed ottenere, grazie al superammortamento, ogni anno per i primi 11 anni, il beneficio di una minore imposta stimabile in circa 1.800 € all’anno. Ciò consente di recuperare i costi dell’investimento in circa 5 o 6 anni.
Un SEU è un sistema in cui un impianto di produzione di energia elettrica (di potenza non superiore a 20 MW), anche nella titolarità di un soggetto diverso dall’utente finale, è direttamente connesso, per il tramite di un collegamento privato, all’impianto per il consumo di un unico utente finale. L’impianto deve essere realizzato all’interno di un’area di proprietà o nella piena disponibilità del medesimo utente finale.
Questo meccanismo è quindi utile quando un soggetto consumatore di energia elettrica, quale può essere ad esempio il proprietario di un’attività commerciale o industriale, non vuole, o non può, installare a proprie spese un impianto fotovoltaico, ma vuole comunque usufruire della possibilità di realizzare un risparmio nella sua spesa energetica. Ciò è possibile se lo stesso utente (consumatore) consente di realizzare l’impianto, sul proprio tetto, ad un altro soggetto (produttore), dal quale potrà acquistare l’energia, ad un prezzo per lui conveniente, grazie ad un contratto fra privati.
L’impianto di produzione di un SEU può essere alimentato anche da altre fonti rinnovabili oppure può essere un impianto in assetto cogenerativo ad alto rendimento.
I sistemi di distribuzione chiusi (SDC) sono reti elettriche private, che distribuiscono energia elettrica all’interno di un sito industriale, commerciale o di servizi condivisi, geograficamente limitato. In base alle normative vigenti, un SDC non rifornisce clienti civili. Con un SDC è quindi possibile produrre e vendere energia anche a più utenti, a differenza di un SEU, in cui il cliente finale (consumatore) è unico.
Si è in attesa dei decreti attuativi che diano il via libera definitivo all’applicazione di questa tipologia d’impianti.